Publication Title
La traduzione dello "speakeraggio" di un film documentario
English Translation
Translating the "voiceover" of a documentary film
Publication Type
Journal article
Journal
Rivista internazionale di tecnica della traduzione
Year of publication
1992
Pages
87-90
Language(s)
Italian
Modalities
Abstract
Il presente articolo espone le difficoltà incontrate e le strategie adottate nella traduzione del commento parlato (lo 'speakeraggio') di un film documentario, in particolare nel caso in cui il traduttore non abbia accesso al film durante la fase del lavoro di traduzione. In queste circostanze il traduttore deve lavorare awalendosi solo della 'sua' immagine della pellicola, che potrebbe non vedere neanche al momento della registrazione. Nel caso specifico esaminato in quest'articolo, il testo originale da tradurre dall'italiano in inglese (Le foci de/l'lsonzo e l'ambito di tutela della Cona) era già stato registrato per la versione italiana del documentario, e perciò il formato del testo era di qualche aiuto, in quanto era diviso chiaramente in paragrafi brevi corrispondenti agli spezzoni del film. Questo però faceva sorgere la domanda se gli stessi paragrafi, una volta tradotti, si sarebbero adeguati bene nella versione inglese. Il testo dev'essere costruito per il commento parlato e quindi conformarsi alle esigenze particolari della descrizione orale, adattandosi alle pratiche standard della lingua d'arrivo. Si deve aderire al metalinguaggio di istruzioni e segnali di luogo e bisogna mantenere intatte le parole-chiave. In considerazione di tali fattori, risulta che la caratteristica saliente di questo tipo di traduzione è che deve, in effetti, attenersi più fedelmente al testo originale, sia per quanto riguarda la forma che il contenuto, di quanto avvenga di solito, e quindi essere piuttosto 'semantica' (Newmark 1981: 38) nel suo approccio, mentre nello stesso momento essa rappresenta quella tipologia di testi che di norma richiedono un'approccio comunicativo.